il merlo ha perso il becco...

...povero merlo mio... Così recitava una canzone dell'asilo, l'unica che mi ricordo, l'unico mio ricordo prima della nascita della Mery...

Questa mattina mentre venivo a casa da lavoro c'era un cielo meraviglioso, ovviamente dopo il ponte di San Donato è scesa la nebbia, e adesso intorno a casa c'è solo nebbia intorno, e un grande silenzio, come sempre fa la nebbia su questa città! C'è solo un merlo curioso sull'albero mozzato di fronte alla mia finestra, che mi fa compagnia, e pare sorrida, nel seguire il mio sguardo perso e ammirato nel guardarmi attorno...

E' una mattina molto particolare, un grande regalo è stato il desiderio di un grande abbraccio di Francesco, desiderio altrettanto forte da parte mia...

Oggi compie gli anni papà, sono sessantanove quest'anno, ma portati egregiamente, come insegna lui... arrivare a 250 ce n'è di tempo!

E un pensiero piccolo piccolo al Piccolo Principe... a cosa significa addomesticarsi, avvicinarsi a poco a poco, ricercare l'incontro, e alla fine abituarsi alla compagnia, all'affetto, all'amicizia, alla condivisione...

"ma piangerai..."
"sì, piangerò..."

"ma allora cosa ci guadagni?

"ci guadagno il colore del grano!"

Grazie a chi mi sa regalare questi piccoli particolari... E' triste, molto triste fare a meno delle persone con le quali ci si addomestica... Ma ha veramente senso costruire rapporti basati su altro? Non ne sono troppo sicura, che ne valga la pena, cioè, di vivere le cose a metà, o di non spendersi, o di evitare di conoscersi per evitare di soffrire al momento della separazione... Comunque sia non c'è nulla che abbia il vaolre del colore del grano, o di altri colori, o di altri posti, che acquistano valore nel momento in cui diventano ricordo o modo di sentire vicino le persone anche se lontane...

Quindi grazie al piccolo principe, per il coraggio che dà alle persone di essere autentiche e di vivere a pieno, con domande vive, voglia di conoscere, voglia di esserci, di prendersi a cuore le cose e le persone!