giovedì 7 maggio 2009

buon viaggio Luca

Neanche una foto... mesi di vita vissuti vicino a una persona, alla sua sofferenza, ai suoi drammi, e neanche una foto che renda indelebile il suo volto nella memoria... Non una foto, delle serate a chiacchierare, di tutti i momenti belli e brutti, di quanto sapeva essere ironico e diretto, di quanto era puntigliosetto, da perfetta vergine, di quanto poteva essere rompi coglioni, di tutte le mosse sbagliate nei suoi confronti... Neanche un foto, ma tanti ricordi vivi nella memoria. Luca, il suo ricovero in ospedale, il suo rientro a Treviso, i suoi giri a caccia di una casa e dei mobili, il rientro a castenaso, il viaggio in Africa, il ricovero in hospice e la sua quasi fine un anno fa, la sua lotta contro la morte, strenua e convinta, la sua lotta contro la disabilità e la solitudine, il suo recupero con la sua famiglia, il suo ritrovare sua mamma, il suo accettare l'aiuto, e poi la decisione di rientrare a Treviso definitivamente. E ora non c'è più, ha sistemato tutte le cose in sospeso, e ha deciso di ripartire per un'avventura che è solo sua... e chissà quante risate si farà da lassù, a rivedere tutta la gente che era venuto a salutarlo, lui, che sorride sardonico da quella foto sulla tomba... Difficile pensare che non lo sentiremo più, difficile accettare che ora i giri a Treviso non comprendono più un passaggio a salutare lui... E la Norma, la sua tenerezza, il suo "mi manca la carrozzina"...
Storie di persone, che hanno lottato, che hanno fatto forse non tanta, ma strada importante con noi... E l'amicizia resta, quel suo essere così schietto e diretto, la fatica nelle piccole cose di ogni giorno, il cercare il silenzio e il sole... E se n'è andato da un posto meraviglioso, e ieri certamente si aggirava per quei gelsi, in una giornata piena di verde... ora, che della carrozzina non ha più bisogno... Con quelle sue belle mani dalle dita affusolate, ma Dio mio, come era freddo... Non eri più lì, Luca, e sei già in pace, in quella pace tutta speciale... Stacci vicino, in particolare alla Rossi, curati di noi, della Norma, di Sabri, Marco e Lucrezia... E metti una buona parola anche per me, se puoi, tu che sapevi... stai vicino a papà, mi raccomando, anche se non lo conoscevi... sapere che ora ci puoi essere più vicino, come non mai, mi rasserena un poco, e mi dà la possibilità ancora di sorridere, perché so che non ci hai lasciati, assolutamente. C'era una frase molto bella di Gibran fuori dalla camera mortuaria... Tu ora sei per un poco in una dimensione diversa, ma presto tornerai a farti cullare da altre braccia, a farti voler bene come te ne abbiamo voluto tutti noi...
Buon viaggio, allora... Grazie per tutto quello che mi hai insegnato, sei stato molto prezioso per me, e ti vorrò sempre bene