sabato 15 settembre 2007

storie

"Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa
stanza d'ospedale.

A uno dei due uomini era permesso mettersi seduto sul letto
per un'ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio dei fluidi dal suo
corpo.

Il suo letto era vicino all'unica finestra della stanza. L'altro uomo doveva
restare sempre sdraiato.

Infine i due uomini fecero conoscenza e cominciarono a
parlare per ore.

Parlarono delle loro mogli e delle loro famiglie, delle loro case, del loro
lavoro, del loro servizio militare e dei viaggi che avevano fatto.

Ogni pomeriggio l'uomo che stava nel letto vicino alla
finestra poteva sedersi e passava il tempo raccontando al suo compagno di
stanza tutte le cose che poteva vedere fuori dalla finestra.

L'uomo nell'altro letto cominciò a vivere per quelle singole ore nelle quali
il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte le cose e i colori del
mondo esterno.
La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto.

Le anatre e i cigni giocavano nell'acqua mentre i bambini facevano navigare
le loro barche giocattolo.
Giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di ogni colore e c'era
una bella vista della città in lontananza.

Mentre l'uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi dettagli,
l'uomo dall'altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava la
scena.

In un caldo pomeriggio l'uomo della finestra descrisse una parata che stava
passando.
Sebbene l'altro uomo non potesse sentire la banda, poteva vederla. Con gli
occhi della sua mente così come l'uomo dalla finestra gliela descriveva.

Passarono i giorni e le settimane.

Un mattino l'infermiera del turno di giorno portò loro l'acqua per il bagno
e trovò il corpo senza vita dell'uomo vicino alla finestra, morto
pacificamente nel sonno.

L'infermiera diventò molto triste e chiamò gli inservienti per portare via
il corpo. Non appena gli sembrò appropriato, l'altro uomo chiese se poteva
spostarsi nel letto vicino alla finestra. L'infermiera fu felice di fare il
cambio, e dopo essersi assicurata che stesse bene, lo lasciò solo.
Lentamente, dolorosamente, l'uomo si sollevò su un gomito per vedere per la
prima volta il mondo esterno.
Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori dalla finestra vicina al
letto.

Essa si affacciava su un muro bianco. L'uomo chiese all'infermiera che cosa
poteva avere spinto il suo amico morto a descrivere delle cose così
meravigliose al di fuori
da quella finestra.

L'infermiera rispose che l'uomo era cieco e non poteva nemmeno vedere il
muro "Forse, voleva farle coraggio.

" disse.

Vi è una tremenda felicità nel rendere felici gli altri, anche a dispetto
della nostra situazione. Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa
è raddoppiata.

Se vuoi sentirti ricco conta le cose che possiedi che il denaro non può
comprare Oggi è un dono, è per questo motivo che si chiama presente."

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